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Foscolo: i Sonetti, le Odi, le Grazie

Ugo Foscolo scrisse diverse opere in versi, tra cui ricordiamo i Sonetti, le Odi e il poemetto Le Grazie. Fin dagli anni veneziani Foscolo si dedica alla composizione di sonetti: nelle otto composizioni risalenti al 1802, Foscolo ricalca gli schemi petrarcheschi, mentre nei quattro sonetti composti tra il 1802 e il 1803, il poeta giunge a superare i confini delle strofe ponendosi tra la tradizione classica e quella romantica. I sonetti più noti di Foscolo sono proprio questi ultimi quattro: Alla sera, Alla Musa, A Zacinto, e In morte del fratello Giovanni. Al centro delle due odi più celebri, A Luigia Pallavicini caduta da cavallo del 1799, dedicata a una nobildonna genovese, e All’amica risanata del 1802, dedicata alla sua amante Antonietta, vi sono delle figure femminili. Il poema Le Grazie, invece, non ha mai raggiunto una forma compiuta: Foscolo vi continua a lavorare nel 1812 e nel 1813, per poi abbandonarlo e riprenderlo soltanto nel decennio successivo.