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Il trattamento di fine rapporto in Economia aziendale

Il TFR (Trattamento di fine rapporto) è un’indennità una tantum proporzionale agli anni di servizio prestati. 

È considerata cifra una tantum perché quantificata in modo diverso per ogni soggetto, che il datore di lavoro mette da parte e pagherà al dipendente alla cessazione del servizio. 

La cessazione del servizio può avvenire per diverse ragioni: 

  • Dimissioni 
  • Licenziamento 
  • Pensionamento 

Il dipendente può scegliere la destinazione del proprio TFR. 

In particolare nelle imprese con fino a 49 dipendenti può: 

  • Lasciarlo in azienda 
  • Destinarlo a fondo pensione 

Nelle aziende con più di 49 dipendenti può invece: 

  • Destinarlo a fondo pensione 
  • Destinarlo a fondo tesoreria INPS 

La scelta della destinazione del TFR comporta conseguenze diverse sia per il dipendente sia per l’azienda.

IMPRESE FINO A 49 DIPENDENTI 

 

TFR MANTENUTO IN AZIENDA 

I - Calcolo della quota maturata 

Totale salari e stipendi dell’anno : 13.5  

II Rivalsa contributo per miglioramento pensioni 

Viene trattenuta dal datore di lavoro al dipendente dal TFR per contribuire alla propria pensione e viene versata all’INPS.  

Totale salari e stipendi dell’anno $\times$ 0,50%  

III Rivalutazione debiti TFR 

Debiti TFR pregressi $\times$ (1.5 + 75% $\times$ Indice Istat aumento prezzi al consumo)%  

I debiti TFR pregressi corrispondono alla somma delle quote TFR che sono già state accantonate negli anni precedenti. 

La rivalutazione rappresenta la cd. “quota finanziaria” del TFR.  

IV - Calcolo della ritenuta fiscale 

Rivalutazione debiti TFR pregressi $\times$ 11% 

 

Quota capitale = Quota maturata – Rivalsa

Quota lorda = Quota maturata + Quota finanziaria 

 

La scrittura in partita doppia (P.D.): 

Al 31/12 

Alla cessazione 

Si calcola la quota infrannuale TFR 

 

Si liquidano i debiti TFR

In questa sezione si redige il saldo del conto "DEBITI TFR"

 

Si paga quanto dovuto al dipendente 

Dal 2014 è possibile ottenere la liquidazione mensile del TFR ma dal punto di vista fiscale l’opportunità non appare conveniente. 

 

TFR A FONDO PENSIONE 

Nei fondi pensione i contributi versati dai dipendenti vengono investititi in forme di risparmio redditizio per garantire al lavoratore una pensione integrativa al momento della cessazione. 

 

La somma da versare a fondo pensione è così determinata: 

Quota lorda = salari e stipendi : 13,5 
Rivalsa = salari e stipendi $\times$ 0,50% 
Quota a fondo pensione = Quota lorda - Rivalsa 

La scrittura in P.D. 

 

IMPRESE CON ALMENO 50 DIPENDENTI 

I dipendenti possono scegliere se destinare il proprio TFR a fondo pensione o a fondo tesoreria INPS. 

OGNI MESE 

Il versamento mensile è così determinato: 

La scrittura in P.D.

In questa scrittura, la prima riga è per per la quota capitale, la seconda per l aparte a fondo pensione e la terza per la parte a fondo tesoreria dell'INPS.

Il 16 del mese successivo:

In sede di scritture di assestamento 

Calcolo del saldo da destinare a fondo pensione e a fondo tesoreria INPS 


La scrittura in P.D.

 

Rivalutazione debiti TFR ancora in azienda  

Rivalutazione = Debiti TFR pregressi $\times$ (1.5 + 75% $\times$ P)% 
Ritenuta fiscale = rivalutazione $\times$ 11% 

La scritture in P.D.

Rivalutazione del fondo INPS 

La ritenuta fiscale su tale rivalutazione è anticipata dall’azienda per conto dell’INPS 

La scrittura in P.D.:

Il 16 del mese successivo: