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Rivoluzione francese: la convocazione degli Stati Generali

La fine del 1700 rappresenta un momento di profonda crisi economica e finanziaria per la Francia. L'allora ministro delle Finanze del sovrano Luigi XVI, Charles Alexandre de Calonne, tenta di portare avanti delle riforme volte ad una più equa ripartizione delle imposte statali e all'abolizione di norme che ostacolano lo sviluppo del commercio e dell'industria.
L'Assemblea dei notabili (Assemblèe des notables), tuttavia, boccia le proposte di Calonne, che viene prontamente sostituito dall'arcivescovo Lomènie de Brienn. Quest'ultimo mantiene però la carica soltanto un anno: costretto alle dimissioni, prende il suo posto Joseph Necker, che già è stato ministro tra il 1776 e il 1781.
I contrasti tra nobiltà, clero e borghesia aumentano sempre di più; il popolo chiede al re la convocazione degli Stati Generali, assemblea consultiva che rappresenta i tre "Stati" del regno (clero, aristocrazia e popolazione urbana e rurale). Luigi XVI accetta, e nel maggio del 1789 l'assemblea ha luogo a Versailles.

Mario Govoni è consulente informatico dal 1983, attualmente docente in corsi per il conseguimento di certificazioni di abilità informatica (ECDL Core e Advanced), nonchè autore di testi di divulgazione informatica e per il conseguimento dell'ECDL Core Level. E' appassionato cultore di storia e letteratura, e membro della comunità OpenOffice.org italiana, alla quale collabora come tester delle nuove versioni e revisore delle traduzioni della documentazione.