Le obbligazioni e i titoli di Stato: cosa sono?

 

Le obbligazioni (a volte chiamate con il loro nome inglese, bond) sono titoli di debito emessi da una società o da un ente pubblico per finanziarsi che, nelle mani di un investitore, costituiscono titoli di credito che attribuiscono il diritto di percepire, secondo modalità prefissate, gli interessi e a scadenza il rimborso del capitale nominale. Le obbligazioni possono essere emesse da diversi soggetti: imprese, organizzazioni internazionali, Stati sovrani e altre pubbliche amministrazioni.

A investire in obbligazioni, sono principalmente famiglie e investitori istituzionali. Gli investitori istituzionali sono banche, assicurazioni, fondi di investimento e società specializzate e insieme detengono la maggior parte delle obbligazioni in circolazione nei mercati. Gli interessi pagati dalle obbligazioni prendono il nome di cedole e sono tipicamente pagate ogni tre, sei o dodici mesi. I titoli che pagano tutti gli interessi dovuti solo al momento del rimborso finale si chiamano zero coupon (ovvero a cedola zero). Alla data di scadenza dell’obbligazione, è previsto il rimborso del capitale prestato dagli investitori. La suddivisione del prestito obbligazionario in piccole parti, denominate tagli, consente di finanziare grandi progetti per i quali un unico investitore non basterebbe e rende possibile al singolo risparmiatore di concedere un prestito, anche di piccola entità, ad una grande azienda.

Ma quali sono i rischi delle obbligazioni? Ogni tipo di obbligazione può avere caratteristiche diverse, ma il rischio principale che  le accomuna è che il debitore non riesca a ripagare, in parte o totalmente, quanto dovuto. In questo caso si parla di insolvenza o default. Se chi si indebita emettendo delle obbligazioni si trova in difficoltà oppure è già molto indebitato, le sue obbligazioni saranno considerate più rischiose. Al contrario, un’azienda sana in grado di generare profitti adeguati e con prospettive di crescita positive emetterà obbligazioni considerate meno rischiose.

Tra le obbligazioni meno rischiose generalmente ci sono i titoli di Stato che rappresentano dei “debiti in solido”, ovvero dei debiti dovuti da un’intera comunità rappresentata dallo Stato. Come riferimento di titoli poco rischiosi spesso si citano i Bund tedeschi, i titoli di stato emessi dalla Repubblica Federale Tedesca. La differenza di rendimento tra titoli di emittenti diversi o con scadenze diverse, viene chiamata spread. Spesso i media utilizzano il termine spread per identificare la differenza di rendimento tra i titoli di stato italiani e tedeschi con scadenza decennale. Il prezzo di un’obbligazione è il risultato dell’incontro tra domanda e offerta. A parità di rendimento nominale, un prezzo più basso comporta un rendimento più elevato e riflette implicitamente quello che gli investitori ritengono sia il rischio dell’obbligazione in quel determinato momento.

 

Il presente video ha esclusivamente lo scopo di illustrare all’utente le caratteristiche generali degli strumenti finanziari nello stesso trattati al fine di agevolarne un approccio informato. Pertanto, le informazioni in esso contenute non hanno un carattere esaustivo; per approfondire tutte le caratteristiche e le modalità di funzionamento (acquisto, sottoscrizione, vendita, smobilizzo, etc) dei medesimi nell’ambito dei mercati primari, secondari e/o dei sistemi multilaterali di negoziazione ove sono trattati, tutti gli utenti interessati dovranno far riferimento unicamente alla documentazione ufficiale fornita, a seconda delle ipotesi, dai soggetti emittenti/collocatori/distributori e/o dai soggetti che gestiscono le sedi ove tali strumenti sono negoziati.

Relatori