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Iliade: proemio

Come ogni Proemio degno di questo nome, anche quello dell’Iliade è diviso in invocazione alla musa e protasi. Si trova nel primo libro. Omero, prima di trattare il contenuto dell’intera vicenda, invoca la famosa musa ispiratrice dei Greci: Calliope. Successivamente prosegue, immergendo il lettore in una sintesi dell’intera opera che ha, al centro, la furia di Achille e le sofferenti conseguenze che portò agli Achei causate da una lite tra l’Atride (Agamennone, figlio di Atreo) e il valoroso guerriero.

 

Riportiamo qui il testo:

 

Cantami, o Diva, del Pelìde Achille

l'ira funesta che infiniti addusse

lutti agli Achei, molte anzi tempo all'Orco

generose travolse alme d'eroi,

e di cani e d'augelli orrido pasto

lor salme abbandonò (così di Giove

l'alto consiglio s'adempìa), da quando

primamente disgiunse aspra contesa

il re de' prodi Atride e il divo Achille