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Il Foro Romano: Basilica Fulvia-Emilia, Fonte di Giuturna, Umbilicus Urbis

La Basilica Fulvia-Emilia venne fondata nel 179 a. C. dai censori Marco Emilio Lepido e Marco Fulvio Nobiliore; nel 159 a. C. fu provvista di un orologio ad acqua per determinare gli orari delle varie attività giuridiche.
A differenza della altre tre basiliche di Età Repubblicana (Porcia, Sempronia e Opimia) è l'unica ad essere sopravvissuta ai giorni nostri.
Una particolarità architettonica dell'edificio è la presenza di due navate minori invece di una sul lato nord, al fine di sfruttare al massimo lo spazio a disposizione. In totale la struttura presenta, quindi, quattro navate divise da colonne di un marmo brecciato con chiazze e nervature di colori intensi, detto africano (in realtà proveniente dall'Asia Minore).

La Fonte di Giuturna era la fonte d'acqua più importante dell'abitato arcaico e scaturiva ai piedi del Palatino, tra il tempio di Vesta e quello dei Castori.
Si tratta di un bacino approssimativamente quadrato, rivestito di marmo, la cui forma attuale dovrebbe risalire al restauro di Metello del 117 a. C..

L'Umbilicus Urbis, nucleo di mattoni circolare all'interno del Foro Romano, era identificato come il centro della città di Roma. Porta aperta verso il mondo degli Inferi, aperta tre volte l'anno in giorni considerati per questo nefasti.

In collaborazione con VidLab (www.vidlab.it)