Fasci di rette

Alcune famiglie di rette aventi caratterisiche simili possono essere raggruppate e descritte da una singola equazione: quella del fascio di rette. In particolare esistono due fasci di rette.

  1. Il fascio di rette improprio, costituito da tutte le rette parallele ad una retta data, di coefficiente angolare $\overline{m}$. L’equazione del fascio, in forma esplicita, è data da $$ y = \overline{m}x + q $$In questa equazione, $\overline{m}$ è fisso, mentre il parametro variabile è $q$. Per i fasci di rette verticali, dato che una retta veritcale non può essere scritta in forma $y = \dots$, il fascio è descritto dall’equazione $$ x = k $$In questo caso, è il parametro $k$ ad essere variabile.
  2. Il fascio di rette proprio, costituito da tutte le rette passanti per un punto fissato, detto centro del fascio. Se il centro del fascio ha coordinate $(x_0; y_0)$, l’equazione che rappresenta il fascio è data da$$ y -y_0 = m \left( x - x_0 \right)$$In questa equazione, il coefficiente angolare $m$ è un parametro variabile, e mediante essa è possibile descrivere tutte le rette passanti per il centro, tranne la retta verticale (avente equazione $x = x_0$).

Infine, date due rette generiche $r$ ed $s$, di equazione (in forma implicita) $r: ax + by + c = 0$ e $s: a’x + b’y + c’ = 0$, possiamo considerare il fascio di rette generato da $r$ ed $s$: prendendo un parametro reale $k$, pensato come variabile, il fascio di rette generato da $r$ ed $s$ è dato dall’equazione$$ ax + by + c + k (a’x + b’y + c’ ) = 0$$A seconda della posizione reciproca delle generatrici, il fascio così costruito può essere proprio o improprio: se $r$ ed $s$ sono incidenti sarà proprio, mentre se sono parallele sarà improprio. In seguito vedremo come sfruttare queste definizione per meglio risolvere gli esercizi.