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"Satura" di Montale: introduzione alla raccolta

Satura è una raccolta di Eugenio Montale che vede la pubblicazione nel 1971. L’opera racchiude e presenta al pubblico gli scritti dell’autore composti tra il 1962 e il 1970, dopo anni trascorsi dedicandosi alla professione di giornalista.

Satura è suddivisa in quattro sezioni, Xenia I e II e Satura I e II. La differenza tra le varie sezioni è molto importante dal punto di vista cronologico e, di conseguenza, tematico: se nelle due sezioni di Xenia, scritte tra il 1962 e il 1966, Montale si concentra sul ricordo della moglie, Drusilla Tanzi, deceduta nel 1963, in Satura I e II, dove troviamo testi degli anni 1968-70, l’autore riflette in modo satirico su vicende legate al quotidiano. Le poesie acquistano così un sapore diaristico, in stretta connessione alla realtà e alla vita di ogni giorno.

In Xenia, titolo che rimanda agli epigrammi latini di Marziale, Montale porge in regalo alla moglie scomparsa le poesie che compongono queste prime due parti della raccolta. L’universo femminile, dominato questa volta dalla consorte di Montale, chiamata affettuosamente con l’appellativo di "mosca" a causa della sua miopia, subisce un cambiamento: si passa dall’immagine di una donna salvatrice ma sfuggevole a una donna che si manifesta come concreta compagna del poeta, che lo indirizza nella loro vita coniugale, grazie ad un’acutezza di sguardo più profonda rispetto a quella del marito.

In Satura I e II, titolo che richiama invece il genere letterario latino della satira, caratterizzato dalla varietà degli argomenti trattati e del linguaggio scelto, assistiamo a una critica alla Storia e al mondo contemporaneo del poeta. Lo stile di Satura oscilla continuamente tra la poesia e la prosa, mescolando al ritmo poetico un linguaggio più scorrevole e quotidiano.