Equazioni fratte: risoluzione e condizioni di esistenza

Un’equazione fratta coinvolge l’uguaglianza tra due frazioni algebriche (cioè, tra polinomi) in cui l’incognita, di solito indicata dalla lettera $x$, compare anche al denominatore di almeno una delle frazioni coinvolte.

Tali equazioni possono essere risolte seguendo questi semplici passaggi:

  1. Scomporre i denominatori di ciascuna frazione in prodotti di fattori irriducibili; questo si fa soprattutto per facilitare i calcoli ai passaggi successivi.
  2. Trovare un denominatore comune alle frazioni: nella pratica, è necessario calcolare il minimo comune multiplo fra i polinomi che costituiscono i denominatori. Per far questo, occorre prendere tutti i fattori irriducibili presenti, con il massimo esponente possibile.
  3. Imporre le condizioni di esistenza, che si ottengono ponendo diverso da zero il denominatore comune.
  4. Uguagliare i numeratori delle frazioni a cui si arriva facendo il denominatore comune: questa è una vera e propria equazione, e può essere di vario tipo (primo o secondo grado, o anche più complicata). Questa è la cosiddetta equazione risolvente, e la sua soluzione dà l’insieme di valori che possono essere una soluzione per l’equazione di partenza.
  5. Dare la soluzione, controllando che le soluzioni dell’equazione risolvente trovate al punto precedente non entrino in conflitto con le condizioni di esistenza trovate al punto 3: in tal caso queste soluzioni vanno scartate.

La risoluzione delle equazioni fratte è di vitale importanza se si vuole poter risolvere le disequazioni razionali.