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Italo Calvino, "Il sentiero dei nidi di ragno": trama e personaggi

Introduzione

 

Il sentiero dei nidi di ragno è un romanzo di Italo Calvino pubblicato nel 1947 dalla casa editrice Einaudi.

 

Riassunto

 

L’ambientazione del romanzo è quello di un piccolo paese della Liguria (che richiama Sanremo, città natale dello scrittore), durante gli anni della Resistenza e dell’occupazione nazista. Il protagonista principale è Pin, un bambino orfano che, isolato dai coetanei, vive con la sorella Rina, una prostituta detta La Nera, al quartiere portuale. Pin passa le sue giornate a stretto contatto con il mondo degli adulti, che egli filtra attraverso il suo sguardo ingenuo ed ancora innocente, perché è sostanzialmente escluso dai suoi coetanei. Anche i discorsi e i comportamenti dei “grandi” all’osteria sono tuttavia uno scoglio difficile da superare per Pin, che spesso non capisce ciò che essi dicono e fanno; a ciò s’aggiunga che il fatto che la sorella frequenti anche i tedeschi mette in cattiva luce Pin agli occhi di partigiani ed antifascisti. Il ragazzo, per guadagnarsi la loro fiducia e il loro rispetto, ruba allora la pistola di un marinaio nazista mentre questo è a letto con la sorella; tuttavia, il gesto non ha i risultati sperati: i partigiani sono quasi indifferenti alla sua “impresa” e il ragazzo, furioso, va a nascondere l’arma in un luogo speciale, noto a lui solo, “dove fanno il nido i ragni” 1. Sulla strada del ritorno, viene però arrestato dai tedeschi, in quanto è ancora in possesso del cinturone del soldato. In carcere Pin conosce altri antifascisti, tra cui si distingue Lupo Rosso, capo di una banda partigiana e uomo forte e coraggioso, di cui Pin vorrebbe conquistare l’amicizia. Il protagonista, che non rivela ai carcerieri dov’è nascosta la pistola, riesce poi ad evadere dal carcere grazie ad un piano proprio di Lupo Rosso. Pin vorrebbe seguirlo nelle sue scorribande, ma Lupo Rosso non si presenta all’appuntamento che aveva dato al bambino. Pin allora torna al sentiero dei nidi di ragno da solo, e incontra un altro partigiano, Cugino, che lo fa entrare nella scalcagnata formazione del Dritto, dove Pin conosce altri personaggi (dal cuoco Mancino al ragazzo Pelle, la Giglia, moglie di Mancino e amante del Dritto) e dove trova nuovamente Lupo Rosso. La compagnia, assai disorganizzata, viene dispersa a causa di un incendio inavvertitamente appiccato dal Dritto. Nel nono capitolo entrano in scena due nuovi personaggi, per sviluppare la parte “politica” del romanzo: il comandante Ferriera e soprattutto il commissario politico Kim, che, oltre ad indagare sull’accaduto, introduce la riflessione sulle motivazioni ideali ed ideologiche che devono guidare la lotta partigiana per la liberazione dell’Italia. Arrivano però i nazifascisti, che sono stati informati dal traditore Pelle e che attaccano i partigiani; Pin riesce a fuggire e si dirige al sentiero dei nidi di ragno, per scoprire che l’arma non è più nel suo nascondiglio, di cui aveva svelato l’esistenza solo a Pelle. Dopo che il traditore è stato ucciso dagli uomini di Lupo Rosso, Pin può recuperare la sua amata pistola dalla sorella, che l’ha avuta proprio da Pelle. Il protagonista torna nuovamente a nasconderla al sentiero, dove incontra Cugino, con cui forse può nascere una vera amicizia.

1 I. Calvino, Il sentiero dei nidi di ragno (1947), ora in Romanzi e racconti, edizione diretta da C. Milanini, vol. I, Milano, Mondadori, 1991, p. 23.