Verifica: "I Promessi Sposi", genesi e trama dell'opera

  • 1/10

    Manzoni decise di rappresentare proprio la società milanese del XVII secolo poiché, ai suoi occhi, risultava essere l’unica caratterizzata da così tanti disordini, follie e passioni.

  • 2/10

    Manzoni, ispirato dalla lettura di Walter Scott nella scelta di dedicarsi alla stesura de “I Promessi Sposi”, dichiara però di voler evitare l’errore principale del suo predecessore, ovvero:

  • 3/10

    Da che punto di vista viene osservata la storia in Manzoni?

  • 4/10

    Manzoni, col pretesto della stesura dei “I Promessi Sposi”, compie anche un’analisi sulle ragioni dell’arretratezza italiana.

  • 5/10

    L’approdo al romanzo da parte del Manzoni è l’esito di un percorso inclusivo, durante il quale l’autore sperimenta e unisce vari generi letterari, tra cui anche quelli della tradizione letteraria alle sue spalle.

  • 6/10

    Con quale opera, che già presenta alcuni caratteri del nuovo romanzo, Manzoni ripensa il genere tragico?

  • 7/10

    Quando Manzoni decide di applicarsi alla stesura de “I Promessi Sposi”, in Italia il romanzo era considerato un non-genere letterario.

  • 8/10

    Nella nota lettera a Claude Fauriel del 1822 Manzoni spiega:

  • 9/10

    La versione definitiva dei “Promessi Sposi” è molto più lunga ed articolata della prima stesura, e la lingua utilizzata è sicuramente più vicina al toscano.

  • 10/10

    Quali sono le fonti attraverso cui Manzoni sottopone a revisione linguistica “I Promessi Sposi” per l’edizione definitiva del 1840?