Socrate

Perché Socrate accetta la condanna a morte e non preferisce piuttosto scappare?


il 25 Marzo 2017, da Alessandra Guermandi

Apollonio Rodio il 26 Marzo 2017 ha risposto:

In sostanza, per estrema coerenza alle proprie convinzioni. Socrate, infatti, afferma, nell'Apologia di Platone, che è meglio subire un'ingiustizia piuttosto che compierla. Restando in carcere e accettando, senza opposizione, il proprio destino di condanna a morte, Socrate dimostra di essere in pace con se stesso, di non temere la fine, perché nel giusto. Inoltre, scappare sarebbe parso come una ammissione di colpevolezza e, soprattutto, si sarebbe configurato come massimo tradimento dei propri principi: dopotutto, Socrate è stato processato secondo le leggi della città e, nonostante la sentenza sia iniqua, la sua accettazione dà prova di adesione e rispetto alle norme cittadine. ( Nota - Le leggi rappresentano un cardine nella riflessione filosofica di Socrate e, ancor di più, di Platone, suo discepolo ). Con questo gesto di rinuncia alla fuga Socrate dà infine smentita, una volta per tutte, alle accuse lui rivolte, dimostrandosi osservante delle leggi, esemplare per i giovani ( il suo è un esempio per i giovani discepoli che lo seguono e per i giovani in generale ) e rispettoso degli dei ( si veda, attentamente, l'esortazione di Socrate a sacrificare un gallo ad Asclepio, ultimo atto del filosofo prima di morire ). Pur brevemente, spero di aver toccato i punti salienti della questione. Saluti e buona domenica, Apollonio Rodio.