Scuola del sospetto

Perché, nel testo, quando si parla di "Scuola del sospetto" si fa riferimento a chi ha coniato e fatto uso di questa espressione come a dei "Detrattori" di Nietzsche? Pensavo che questa definizione non fosse altro che un tratto comune nelle filosofie di Marx, Nietzsche e Freud.


il 28 Aprile 2014, da Alessandro Parlato

luca ghirimoldi il 28 Aprile 2014 ha risposto:

Ciao Alessandro, con l'espressione "scuola del sospetto" (introdotta dal filosofo Paul Ricouer, 1913-2005) ci si riferisce sicuramente ad un tratto comune dei sistemi filosofici di Nietzsche, Freud e Marx (come tu giustamente scrivi), quello appunto di smascherare e contestare dell'interno alcuni capisaldi dell'ideologia borghese. Si tratta di un'etichetta a posteriori che in sé non attacca il pensiero di queste tre figure, ma fotografa bene il clima ostile, e le critiche che accolsero la critica nietzschiana della metafisica, la psicoanalisi freudiana e il materialismo storico marxista. Scusami la poco chiarezza, spero di aver risposto alla tua domanda! :)

Astorino Simone il 28 Aprile 2014 ha risposto:

Ciao! Aggiungo giusto poche cose al commento di Luca: Freud, Marx e Nietzsche hanno messo in discussione, in modo radicale, l'autonomia e la veridicità della coscienza. Paul Ricoeur, scrive, a tal proposito in "Dell'interpretazione. Saggio su Freud": "Se risaliamo alla loro intenzione comune, troviamo in essa la decisione di considerare la coscienza nel suo insieme come "falsa"". In particolare: Marx sospetta della coscienza in quanto ad essa sfuggono i veri rapporti tra gli uomini e la dipendenza delle idee dai rapporti sociali della produzione economica; Nietzsche e Freud, invece, ritengono che la coscienza ignori i fondamenti oscuri e più profondi nei quali si radica e dai quali prende alimento il determinismo che rende vana la sua pretesa di autonomia. Per Freud, inoltre, l'uomo, attraverso spiegazioni razionali, paradossalmente, tenta di giustificare il suo comportamento, spesso dovuto solo a motivi nevrotici e a pulsioni, inconsce.


Aggiungo che, probabilmente solitamente si fa riferimento a Nietzsche dato che egli giunge a una decostruzione della coscienza - Astorino Simone 28 Aprile 2014