Morte di Pasolini

Come molti eventi di quegli anni, ancora per certi versi oscuri adesso, anche la morte di Pasolini presenta circostanze non ancora chiarite, a partire dalle contraddizioni emerse dalle deposizioni rese da Pino Pelosi, da passaggi poco chiari e coerenti negli atti processuali, con un possibile e oscuro intervento dei servizi segreti durante le indagini. Nel 2005, poi, Pelosi ritrattò la sua confessione, affermando l’omicidio era stato commesso da altre tre persone. Nel 2008 fece i nomi di queste persone, dichiarando di aver taciuto a lungo per garantire la sicurezza della sua famiglia. Altri sostengono una causa politica nell’omicidio di Pasolini, da una parte collegando la sua morte alle accuse contro uomini politici dell’epoca, coinvolti, a suo parere, con le stragi della strategia della tensione; dall’altra collegando la sua morte al libro-inchiesta “Petrolio”, in cui Pasolini ipotizzò un collegamento tra Eugenio Cefis, dirigente dell’ENI, e lo stragismo. Tuttavia molti scrittori e amici di Pasolini ritengono del tutto inaffidabili queste teorie del complotto e la ritrattazione di Pelosi, privilegiando la versione ufficiale della morte e collegandola alla sua omosessualità e alla difficoltà di vivere il proprio orientamento sessuale in quegli anni, come lo stesso Pasolini scrisse: "Oggi un omosessuale in Italia è ricattato e ricattabile, e arriva a rischiare la vita tutte le notti”.

Sei stato chiarissimo :) Grazie