La donna nella tradizione stilnovista e in Dante

Da come mi pare di capire la donna raffigurata da Dante è d' animo duro e per niente compassionevole, se la si pone nell'ambito dell'amore che va rifiutando. Leggendo qua e là in giro,però, mi sono imbattuta nella novità di Dante di portare nella tradizione letteraria un nuovo modo di vedere la donna, e cioè come un angelo e portatrice di compassione e motivo di redenzione, a differenza degli altri autori stilnovisti che la raffigurano come portatrice di sofferenze. Qua mi sembra che sia tutto il contrario invece; potreste, per cortesia, chiarire questo mio dubbio?


il 02 Luglio 2015, da Lidia De Mauro

luca ghirimoldi il 03 Luglio 2015 ha risposto:

Ciao Lidia, si tratta proprio di due tipi di donna diversi! :) Mi spiego: da un lato, abbiamo la “donna-angelo”, di tipo stilnovista (qui trovi un riassunto dettagliato delle caratteristiche di questa importante scuola poetica del tardo Duecento: https://library.weschool.com/lezione/dolce-stil-novo-dante-4989.html), che contribuisce all’elevazione spirituale e alla purificazione del poeta; dall’altro la “donna-petra” (cioè, fredda e insensibile come una pietra), come quella descritta in “Così nel mio parlar voglio esser aspro”. Si tratta di due figure distinte e in opposizione tra loro. Nel primo caso, Dante si ricollega alla tradizione della lirica d’amore siciliana ( https://library.weschool.com/lezione/la-scuola-siciliana-contesto-storico-culturale-ed-autori-4741.html) e della poesia siculo-toscana ( https://library.weschool.com/lezione/poeti-sicilia-4835.html) (e prima ancora della tradizione cortese provenzale: https://library.weschool.com/lezione/lirica-trobadorica-arnaut-daniel-poetica-trobar-clus-sistema-feudale-10911.html) all’interno del movimento dello Stilnovo. In questo ambito, l’opera di Dante più importante è “La vita nova” ( https://library.weschool.com/lezione/dante-alighieri-vita-nova-beatrice-1403.html) in cui l’autore pone al centro la figura di Beatrice. Quest’ultima, morta giovanissima nel 1290, diventa una figura cruciale per la concezione della poesia d’amore in Dante: la donna infatti non dev’essere cantata come fonte di un piacere terrena, ma come angelo che apporta beatitudine e che indica la via per la vita celeste. Il compimento più pieno di questo compito sarà nel canto del Paradiso ( https://library.weschool.com/lezione/paradiso-dante-empireo-4196.html) della Commedia ( https://library.weschool.com/lezione/divina-commedia-interpretazione-1406.html), dove la donna amata conduce Dante per il regno celeste sin quasi al cospetto di Dio. Testimonianza di questo cambiamento radicale operato da Dante (e in parte dagli stilnovisti) nella lirica d’amore del suo tempo è il sonetto “Tanto gentile e tanto onesta pare” ( https://library.weschool.com/lezione/dante-alighieri-vita-nova-tanto-gentile-e-tanto-onesta-pare-parafrasi-testo-8466.html) o nell’ultimo capitolo della “Vita Nova” (capitolo 42: https://library.weschool.com/lezione/vita-nova-riassunto-capitolo-42-dante-alighieri-beatrice-10967.html). La “donna-petra” ha invece caratteristiche del tutto opposte: i testi che la descrivono sono ben identificati - per scelte stilistiche e contenutistiche - come “rime petrose” (qui ci sono due approfondimenti mirati: https://library.weschool.com/lezione/dante-rime-petrose-analisi-e-commento-3348.html https://library.weschool.com/lezione/riassunto-rime-petrose-dante-alighieri-trobar-clus-arnaut-daniel-8343.html), ovvero quattro testi in cui Dante descrive, con tono e stile forte ed espressivo, una donna dalla caratteristiche molto terrene e materiali, che è l’antitesi esatta di Beatrice e che non contribuisce certo al suo elevamento spirituale. Lo stile di questi testi è particolarmente complesso ed elaborato perché vuole riprodurre sulla pagina la sofferenza (e la voglia di rivalsa violenta) di Dante. Un saluto e buona giornata! :)


La ringrazio per la sua spiegazione :). Adesso mi è molto più chiaro. Mi scusi se continuo a disturbarla, ma i miei dubbi affiorano ancora :D... Come evince dalla sua spiegazione vi è una sostanziale differenza tra la donna-angelo e la donna-petra, ma come mai Dante riesce in modo così efficace a scrivere e a elaborare due tipologie di donne così diverse tra loro? - Lidia De Mauro 03 Luglio 2015

Ciao Lidia, nessun problema! :) La spiegazione più plausibile (oltre al fatto che Dante è un genio) è che la donna-petra nasca proprio come reazione alla figura angelicata tipica dello Stilnovo. Si tratta cioè di un esperimento (non sappiamo quanto collegabile a precise circostanze biografiche del poeta) in cui Dante decide di tratteggiare una figura diversa, anche per mettere in mostra tutta la propria abilità stilistica: la poesia "petrosa" è infatti molto più complessa e difficile di quella stilisticamente piana e accessibile della "Vita nova". - luca ghirimoldi 03 Luglio 2015