La Divina Commedia

Qual è l'importanza o il valore dell'Inferno cioè perché Dante ha descritto e ha parlato sull'inferno e su questi peccati lasciando gli altri peccati?


il 29 Aprile 2014, da Donia Hassan

Alessandro Cane il 30 Aprile 2014 ha risposto:

La Divina Commedia di Dante si presenta come un rappresentazione immaginaria dell'al di là seconda la visione medievale e cristiana del mondo. L'oltretomba si divide in tre luoghi allegorici l'Inferno in cui sono puniti i peccatori per l'eternità, il Purgatorio in cui il peccatore pentito deve scontare diverse pene prima di potere accedere al Paradiso, luogo della beatitudine eterna. Secondo l'immaginario medievale l'Inferno nasce dalla caduta sulla Terra di Lucifero, angelo maledetto che precipitando crea un profondo buco. Nel punto più profondo dell'Inferno è collocato Lucifero. Dante divide l'Inferno in nove cerchi che si restringono progressivamente. In ogni cerchio è rappresentato un diverso tipo di peccato (da quelli meno gravi a quelli più gravi). La scelta e la suddivisione dei peccati e delle pene sono basati sull'"Etica Nicomachea" di Aristotele, rivisitata in chiave cristiana dalla filosofia scolastica e dalla teologia tomistica. I peccati, descritti già da Aristotele ma ripresi e approfondititi dalla religione cristiana, sono i cosiddetti Peccati capitali: superbia; avarizia; lussuria; invidia; gola; ira; accidia. Ad ogni peccato corrisponde una pena, secondo la "legge del contrappasso": la pena è ciò in relazione di analogia o di contrapposizione con la colpa da loro commessa in vita.