La comunicazione attraverso le novelle

Si potrebbe affermare che Boccaccio voglia comunicare con qualsiasi genere di pubblico (generazioni passate e presenti, noi compresi)? Ha voglia di comunicare sulle condizioni sociali affinché tutti conoscano? È un modo per spingere a parlare o meglio a ragionare?


il 22 Aprile 2016, da Cristina Lutzu

luca ghirimoldi il 23 Aprile 2016 ha risposto:

Ciao Cristina, Io distinguerei due piani. Da un lato il Decameron, come tutte le opere letterarie, “comunica” sia con il pubblico del suo tempo che con quello delle epoche successive; in questo senso, noi lettori di oggi possiamo riconoscerci e immedesimarci tanto nell’Odissea quanto in un romanzo contemporaneo. Dall’altro, il Decameron viene composto in un preciso momento storico e quindi si rivolge ad un preciso pubblico: ovvero, quello delle donne della classe borghese, che sono le destinatarie a cui Boccaccio allude, ad esempio, nel Proemio della sua opera (lo trovi analizzato qui: https://library.weschool.com/lezione/boccaccio-proemio-decameron-4510.html). Boccaccio si rivolge specificamente a loro perché esse possono meglio comprendere la novità dell’opera e del suo messaggio: la scoperta della forza dell’amore e dell’ingegno umani attraverso la narrazione di cento brevi “novelle” da parte dei giovani della brigata. Di sicuro Boccaccio vuole illuminare lo stato delle diverse classi sociali del suo tempo, ma il suo intento non è tanto quello della denuncia, quanto quello di tracciare un affresco dei nuovi valori della classe mercantile, messi a confronto con quelli ormai al tramonto (ma non meno validi ed importanti) della classe aristocratica. La presenza di personaggi provenienti dal ceto popolare è invece spesso collegata al comico, alla battuta arguta o al gusto della “beffa”: pensa ad esempio ai personaggio di Cisti ( https://library.weschool.com/lezione/decameron-di-boccaccio-cisti-fornaio-riassunto-e-commento-4608.html), Chichibio ( https://library.weschool.com/lezione/chichibio-boccaccio-decameron-4648.html) o Calandrino ( https://library.weschool.com/lezione/boccaccio-calandrino-e-l-elitropia-riassunto-e-commento-della-novella-4698.html). Sulla finalità del “parlar bene” o del “ragionare” (come spiega Marco in questo video) credo che questo sia proprio uno degli elementi che rendono il Decameron ancora in grado di parlare al lettore d’oggi: cioè fargli vedere quante cose può fare la parola umana. Spero di aver risposto alle tue domande: scrivici se ci fossero altri dubbi! Un saluto e buon weekend. :)


Mi piacerebbe, oggi sostituire la classe borghese a cui fa riferimento Boccaccio, con la classe, se così si può definire, dei banchieri e finanzieri. Affidare alla parola la sua funzione di strumento della valutazione, analisi, commento, ci sarebbe da rimanere proprio senza parole! Così come avviene in Boccaccio! Bellissimo! - Maria Giuseppina Loi 28 Aprile 2016

Bella idea; potrebbe essere anche un bel lavoro di gruppo di lettura e riscrittura contemporanea del "Decameron" stesso! - luca ghirimoldi 28 Aprile 2016