Hume e Gestalt

Durante una lezione di filosofia,la mia prof, parlando di Hume, ha introdotto la Gestalt ma non ho capito il collegamento tra i due e soprattutto il loro concetto secondo il quale "il tutto è diverso dalla somma delle parti". Qualcuno saprebbe spiegarmelo?. Grazie


il 24 Marzo 2016, da Francesco Anello

Arianna Russo il 13 Maggio 2016 ha risposto:

anche i miei ragazzi stanno studiando hume

Matilde Quarti il 18 Maggio 2016 ha risposto:

Ciao Francesco, per prima cosa perdonami per il ritardo con il quale ti rispondo, il lavoro a Oilproject è sempre tanto e la tua domanda mi era sfuggita. Il legame tra Hume e la Gestalt evidenziato dalla tua prof. è riferito alla questione fenomenica. Mi spiego, Hume, il cui pensiero è profondamente scettico, ritiene che l'io sia un'insieme di sensazioni e che la conoscenza fenomenica, dunque delle cose e delle relazioni tra le cose, non possa essere certa ma unicamente probabile: difatti si basa sull'esperienza (fanno eccezione le conoscenze matematiche che sono certe). Le cose, dunque, sono tali in base alla validità delle immagini mentali. La Gestalt, che nascerà solo nel XX secolo, è una forma di psicologia basata sulla percezione che l'individuo ha della realtà a prescindere da come essa poi sia davvero esternamente. Dunque, la gestalt non considera il tutto dell'esperienza, ma la somma delle parti di questa, poiché ciò che l'individuo è nasce da un'organizzazione complessa di stimoli e sensazioni e non necessariamente le sue specificità corrispondono a quelle della sovrastruttura sociale a cui pure partecipa. Da notare, inoltre, che a monte di tutto questo discorso sia per Hume che per la Gestalt la percezione è immediata. Spero di esserti stata utile, scusa ancora per il ritardo nella risposta. Ciao!