Aporia

Definizione

Termine della filosofia greca (da aporía, “luogo inaccessibile, passaggio impraticabile, strada priva di uscita”), reso celebre dai dialoghi platonici, con il quale si intende la mancata risoluzione di un problema di cui si intravedono delle possibili soluzioni che sembrano entrambe valide e sostenibili, ma che risultano incompatibili o inconciliabili tra loro.

Spiegazione

La filosofia delle origini è piena di argomenti la cui indagine si conclude con un’aporia; basti pensare alle teorie della physis e della sostanza primaria dei filosofi della scuola di Mileto, o a quelle di Democrito e Anassagora sulle questione dei semi e degli atomi e quindi sulla divisibilità o indivisibilità della materia all’infinito. Ma il termine “aporia” diventa fondamentale per la storia della filosofia attraverso i dialoghi di Platone, in particolar modo quelli giovanili, e, prima di lui, nel procedimento socratico della maieutica.

Tra i dialoghi aporetici si possono citare: l’Eutifrone, il Carmide e il Lachete (in cui Platone interroga un interlocutore rispettivamente sui concetti di sacro, di temperanza e di coraggio), Ippia Minore (in cui Platone inscena un confronto tra Achille e Odisseo) e l’Eutidemo (in cui Platone rivendica la superiorità filosofica del metodo socratico rispetto ai metodi sofistici).